Vaccinazione meningococcica

Vaccinazione meningococcica

30.06.2022 10:00 - 30.06.2022 13:00
Categorie: Sanità
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Tra i batteri più pericolosi causa di malattie invasive batteriche il Meningococco è abituale per le alte vie respiratorie, tanto che a questo livello portatori asintomatici del batterio possono essere il 2-30% delle persone. In alcuni casi però il batterio raggiungendo attraverso il sangue diversi organi, può causare a qualsiasi età, malattie invasive e molto pericolose, come la sepsi o la meningite che nel 10-20% dei casi portare alla morte in poche ore. Anche se la popolazione più soggetta a questa infezione è quella di età inferiore ai 5 anni, con una frequenza maggiore nei primi 2 anni di vita, né può essere colpita anche la fascia adolescenziale così come quella dei giovani adulti. Oggi sono conosciuti diversi sierotipi di meningococco (almeno 13) ma i 5 più pericolosi e rilevanti dal punto di vista clinico sono i ceppi A, B, C, Y, W-135, X. Questi dati indicano come la vaccinazione estesa in questi anni, rappresenti il mezzo più efficace per ridurre il rischio di morte e di danni permanenti derivanti dalla malattia meningococcica causata da questi sierotipi.

Tra questi: i danni neurologici come emiplegia, ritardo mentale, epilessia, diminuzione dell’udito, disturbi dell’apprendimento hanno una frequenza tra 10-20 ogni 100 sopravvissuti alla meningite; le necrosi di tessuto cutaneo, le amputazioni delle dita o degli arti hanno una frequenza di 25 ogni 100 sopravvissuti alla setticemia; la mortalità, nonostante un’appropriata terapia antibiotica, di 10-12 ogni 100 in caso meningite e di oltre 40 su 100 in caso di setticemia. E nonostante i vaccini contro il meningococco disponibili in Italia dal 2008 (ceppo C) e dal 2014 (ceppo B), abbiano portato la malattia ad una ridotta incidenza di malattia invasiva (170 casi di malattia invasiva nel 2018 verso 190 nel 2019 e 74 nel 2020) il continuo verificarsi comunque di nuovi casi spinge la ricerca a sviluppare vaccini con sempre maggiori coperture su tutti i ceppi conosciuti.

Per questo motivo e visto il rischio importante di sequele descritte che l’infezione può generare, le strategie vaccinali in questi anni si sono orientate verso il vaccino tetravalente con una estensione attraverso il PNV che si dovrebbe ampliare a nuovi target di popolazioni. Motore Sanità ritiene, anche dall’analisi dei recenti dati di HTA Italiani pubblicati, che anche in questa regione debbano essere espresse idee organizzative per allargare ulteriormente a nuovi target di popolazione la protezione offerta dai vaccini contro questa pericolosa infezione, con evidente beneficio socio-assistenziale-economico ma soprattutto di salute, per la società intera oltre che per i singoli cittadini. 

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