Suicidio medicalmente assistito: il ruolo del medico tra le sentenze della Corte costituzionale e l'inerzia del legislatore
Martedì 10 giugno alle ore 21 l’Accademia di Medicina di Torino terrà una seduta scientifica sia in presenza, in via Po 18, sia con modalità webinar, dal titolo “Suicidio medicalmente assistito: il ruolo del medico tra le sentenze della Corte costituzionale e l'inerzia del legislatore”. Dopo l’introduzione di Enrico Fusaro, Primario di Reumatologia, Città della Salute e della Scienza, Torino e socio dell’Accademia di Medicina, interverrà Antonio Rinaudo, già Pubblico Ministero della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo della Procura della Repubblica di Torino, attualmente Presidente del Comitato Etico Territoriale della Città della scienza e della salute di Torino, Presidente del Comitato Scientifico dell’IRES Piemonte.
I progressi della medicina hanno contribuito alla cura di molte patologie considerate incurabili fino a pochi decenni addietro. Ci sono tuttavia casi estremi in cui queste “cure” non determinano la "guarigione", ma solamente il mantenimento in vita del soggetto sottoposto alle cure stesse. Sempre più frequentemente le persone con patologie croniche, a maggior ragione se in condizioni di pluripatologia, si devono avvalere di cure palliative, tradizionalmente correlate all'oncologia, ma che oggi invece si estendono ad ogni branca della medicina. Lo sviluppo di una domanda di salute legata alla cronicità pone nuovi interrogativi in particolare sul fine vita. La sentenza 242/2019, la sentenza 135/2024 e la sentenza 66/2025 della Corte costituzionale, giudicando sulla legittimità costituzionale dell’art. 580 c.p., hanno aperto alla possibilità di accedere, in presenza di specifici e precisi requisiti, al suicidio medicalmente assistito. Al di là delle valutazioni etiche, religiose, ideologiche, sociali dei singoli, su un tema che riguarda la disponibilità che ognuno ha della propria vita, è necessario che il contenuto delle sentenze della Corte costituzionale siano portate a conoscenza della classe medica, nei suoi aspetti strettamente tecnici, in quanto ogni medico potrebbe essere chiamato a rispondere alla richiesta di un paziente di accedere al suicidio medicalmente assisto. Si esplicitano i contenuti tecnici e si delinea l’iter che dovrebbe essere seguito, senza dare giudizi di valore e invadere il campo del soggettivo che ognuno ha su un argomento così delicato in rapporto con il suo credo, il suo vissuto, la sua cultura le sue emozioni.
Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’aula magna dell’Accademia di Medicina di Torino in via Po 18 sia in diretta web al link riportato sul sito www.accademiadimedicina.unito.it.