Sensibilità Chimica Multipla; il ruolo dell’ambiente e dell’epigenetica

Da 13.03.2019 09:00 fino a quando 13.03.2019 13:00

a Sala Isma

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Categorie: Sanità

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ROMA - Il 13 marzo 2019 si terrà presso la Sala Isma del Senato della Repubblica il convegno dal titolo “Sensibilità Chimica Multipla; il ruolo dell’ambiente e dell’epigenetica”, organizzato da tre associazioni – A.M.I.C.A., “CFU-Italia” e Comitato “Oltre la MCS” – su invito della Senatrice Bernini.

Al convegno intervengono alcuni tra i ricercatori italiani che hanno dato un notevole contributo alla conoscenza di questa patologia, come la biologa Prof.ssa Daniela Caccamo dell’Università di Messina che identificato i marcatori della predisposizione genetica alla MCS, il prof. Alessandrini dell’Università Tor Vergata di Roma, che ha studiato gli aspetti neurologici e sensoriali della malattia, il Prof. Maurizio Simmaco dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma, che ha realizzato per conto del Ministero della Salute una ricerca pilota su protocolli di diagnosi e terapie per MCS, il Dott. Andrea Cormano che, in qualità dello scomparso prof. Giuseppe Genovesi, ha raccolto ed elaborato numerosi dati epidemiologici.

Parteciperanno, oltre ai medici esperti di MCS, anche ricercatori degli effetti ambientali dell’inquinamento: il Dott. Fiorenzo Marinelli e il Prof. Mario Barteri dell’Università La Sapienza di Roma illustreranno gli effetti dei campi elettromagnetici quotidiani sulla capacità di metabolizzare le sostanze chimiche e il Prof. Gaetano Settimo, dell’ISS, che illustrerà il Gruppo di Studio sugli effetti dell’inquinamento indoor, ovvero degli ambienti interni.

La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è una patologia ambientale immunotossica che, secondo i dati internazionali, colpisce nei paesi industrializzati circa il 10-15 % della popolazione in modo lieve, comportando intolleranze a prodotti d’uso comune o farmaci, e circa l’1,5 % della popolazione comportando una limitazione della vita tale da impedire di svolgere una piena vita sociale e lavorativa attiva.

L’innesco della MCS è correlato all’esposizione a sette classi di sostanze tossiche, comprendenti pesticidi, solventi, monossido di carbonio e mercurio (soprattutto di uso odontoiatrico). Le caratteristiche cliniche della MCS assomigliano a quelle di una comune allergia, con problemi respiratori, rinite cronica e congestione, ma comporta anche problemi neurologici, come emicrania, insonnia e problemi di contrazione, e disfunzioni di altri sistemi d’organo.

Il primo e più importante trattamento per questa patologia ambientale è l’evitamento delle sostanze chimiche che scatenano le reazioni perché, a differenza delle allergie per le quali esistono farmaci che aiutano a superare le reazioni, per la MCS non ci sono terapie in grado di alleviare i sintomi e, anzi, i farmaci spesso contribuiscono ad aumentare il livello di sensibilità e di intolleranza alle sostanze chimiche.

Secondo alcuni ricercatori che si occupano da anni di questa patologia, la MCS rappresenta un’epidemia silenziosa con la quale le società industriali presto dovranno fare i conti, mentre al momento si limitano a sotterrare il problema, che prima o poi esploderà in tutta la sua gravità. Secondo il Prof. Martin Pall dell’Università di Washington, infatti, oggi la MCS rappresenta un’epidemia molto più grave e diffusa del diabete, ma i sistemi sanitari non fanno alcuno sforzo per curare i pazienti o prevenire i nuovi casi.

Attraverso questo convegno le associazioni desiderano fare informazione in una sede istituzionale, come il Senato, per stimolare nuove proposte di legge per il riconoscimento della MCS e per stimolare la consapevolezza nell’opinione pubblica che gli attuali standard di sicurezza per le esposizioni chimiche ed elettromagnetiche sono impostate prevalentemente per rispondere alle esigenze dell’industria e non sono sufficienti a tutelare adeguatamente la salute pubblica.