The neuropharmacology of social motivation and curiosity: evidence from neurotypical and autistic samples
Mercoledì 17 dicembre alle 10.30 nell'Aula 14, la sede di Psicologia ospiterà Giorgia Silani dell'Università di Vienna, per un seminario dal titolo The neuropharmacology of social motivation and curiosity: evidence from neurotypical and neurodivergent samples.
L’autismo è una condizione complessa caratterizzata da atipicità sociali. Secondo una teoria influente, l’autismo potrebbe comportare un’elaborazione disfunzionale delle ricompense sociali, che porta a una ridotta motivazione ad avvicinarsi ed entrare in relazione con stimoli sociali (ad esempio, una minore esplorazione delle regioni rilevanti del volto).
Nonostante questa teoria, una recente metanalisi ha indicato una atipicità generalizzata nell’elaborazione delle ricompense, che riguarda anche contesti non sociali. Nel corso di questo incontro si cercherà di chiarire la specificità dell’elaborazione delle ricompense nelle persone autistiche e se eventuali interventi farmacologici possano essere utili per potenziare l’elaborazione di stimoli sociali (e non sociali). A tal fine, verranno presentati dati sull’anticipazione e la fruizione di stimoli primari sociali (tocco affettivo) e non sociali (cibo reale) perfettamente abbinati, combinati con registrazioni di risonanza magnetica funzionale (fMRI) ed elettromiografia (EMG) in partecipanti autistici.
In secondo luogo, si affronterà il potenziale degli interventi farmacologici, che prevedono la modulazione combinata dei sistemi oppioidergico e ossitocinergico, durante un’intervista faccia a faccia in condizioni reali e un compito di curiosità musicale, in individui neurotipici e autisitici. I risultati saranno discussi alla luce della rilevanza clinica dell’elaborazione delle ricompense sociali e non sociali e della possibilità di considerare sinergicamente più di un sistema per migliorare le risposte agli stimoli sociali.

