Carbon Pricing: strumento strategico per le aziende

03.07.2018 10:50 - 03.07.2018 12:00
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Postato da Amministrazione
Categorie: Energia, Ambiente
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I cambiamenti climatici costituiscono una delle maggiori sfide a cui l'umanità è chiamata a rispondere nei prossimi decenni. Governi e organizzazioni internazionali (a partire dall'ONU), hanno posto in essere numerose iniziative, volte a creare economie "a basso tenore di carbonio".

Schemi legislativi obbligatori (come EU ETS) sono stati istituiti per regolare e avviare la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Ma il mercato volontario ha dimostrato di essere altrettanto efficiente, portando ad un nuovo vantaggio competitivo. 

Oggigiorno ci troviamo di fronte ad investitori sempre più consapevoli e attenti alla divulgazione di informazioni non finanziarie attraverso iniziative come CDP (precedentemente Carbon Disclosure Project) o DJSI (Dow Jones Sustainability Index) ed utilizzano strumenti sempre più sofisticati come la misurazione e rendicontazione dell’impronta di carbonio (“carbon footprint”) dei propri investimenti azionari, per riuscire a valutarne rischi ed opportunità. 

Altre, invece, puntano a ridurre le emissioni in primo luogo attraverso il miglioramento dell'efficienza energetica. A tal fine, la norma internazionale ISO 50001 costituisce, ad oggi, il principale standard di riferimento. Anche nel nostro Paese, tale standard è richiamato da vari atti normativi, in primis il D. Lgs. n. 102/2014 che prevede l'obbligo, per le "grandi" imprese e per le imprese "energivore", di effettuare diagnosi energetiche ogni 4 anni.

La prima scadenza è stata il 5 dicembre 2015; pertanto, per molte aziende soggette all'obbligo, la prossima scadenza sarà il 5 dicembre 2019 e oggetto della futura diagnosi dovranno essere i dati relativi all'anno in corso. Il D. Lgs. n. 102/2014 esonera dall'obbligo di effettuare le diagnosi energetiche le aziende che implementino un sistema ISO 50001 (che potranno inviare ad ENEA le analisi energetiche sviluppate nell'ambito del Sistema di Gestione dell'Energia).

In relazione alle future diagnosi energetiche con scadenza dicembre 2019, ENEA ha stabilito che almeno una quota parte dei consumi energetici delle aziende soggette all'obbligo debbano essere misurati (mentre, in precedenza, erano state ammesse anche soltanto delle stime).

Tali aziende devono pertanto dotarsi di sistemi di monitoraggio, che potrebbero usufruire delle agevolazioni previste per l'Industria 4.0.

PROGRAMMA

10.50 Login dei partecipanti

11.00 Carbon strategy per le imprese

- Rischi legati al carbon management: 

- Definire un target corretto: Science Base Target

- Il ruolo della certificazione e della convalida di terza parte: ISO 14064-1 EU ETS, carbon footprint, LCA

11.50 Questions & Answers

12.00 Logout dei partecipanti

Relatori:

Andrea Maggiani, Managing Director, Carbonsink

Luca Leonardi, Certification Division, Sustainability Sector Energy Services Leader

La partecipazione è gratuita previa iscrizione. E’ necessario confermare la propria adesione entro il venerdì 29 giugno 2018. Ad iscrizione avvenuta, verranno forniti i dati per accedere al webinar.

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