L’incentivazione del biometano in Italia: stato e prospettive

18.11.2025 14:00 - 18.11.2025 18:00
Categorie: Energia
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L’UE ha indicato l’ambizioso traguardo di 35 Gmc di produzione di biometano nel 2030 e  l’Italia, coerentemente con questo indirizzo, ha fissato nel PNIEC un contributo del biometano  di 3,2 Mtep negli usi termici e 0,9 Mtep nei trasporti (corrispondenti a ca 5 Gmc) per rispettare  i suoi impegni di decarbonizzazione al 2030.

L’Italia ha una tradizione più che decennale di sostegno al biogas destinato alla produzione  elettrica, ma più recentemente tale sostegno si è rivolto all’upgrading del biogas in
biometano sostenibile da utilizzare nel settore trasporti o negli usi termici, specie se hard-to-abate, lasciando la decarbonizzazione della produzione elettrica alle altre fonti rinnovabili.

L’esperienza derivante dall’attuazione del DM 2 marzo 2018 (riguardante solo il settore  trasporti) e dalle offerte presentate nei cinque bandi del DM 15 settembre 2022 (riguardante  sia i trasporti che gli altri usi) mostra che è possibile ottenere risultati ragguardevoli, ma anche  che vi sono non pochi ostacoli da superare per trasformare le potenzialità in realizzazioni.

Alla luce dell’opinione unanime che l’intervento pubblico è stato e continuerà ad essere una  condizione essenziale per il successo della produzione di biometano, il Convegno intende  favorire un bilancio dell’esperienza recente per fare emergere ciò che ha funzionato e ciò che  dovrebbe essere modificato o introdotto ex-novo per garantire uno sviluppo ordinato del  mercato del biometano verso gli obiettivi del PNIEC 2024.

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