Circular Economy Report 2023
Qual è il giusto mix tra strategie, innovazioni tecnologiche e policy per rendere le filiere produttive più circolari e resilienti?
L’Economia Circolare è uno dei pilastri fondamentali della transizione ecologica, ma stenta ad ottenere l’attenzione chemerita. Spinta dall’evoluzione normativa, viene ancora subìta dalle imprese e percepita solo come nice-to-have.
Questo è ancora più vero in Italia, dove spesso si associa il riciclo virtuoso dei rifiuti e dove il complesso scenario economico sta portando all’accantonamento di progetti.
A una Strategia Nazionale che arranca, si affiancano le difficoltose procedure autorizzative necessarie per connettere settori diversi e avviare al riuso le materie prime “seconde”.
In Italia siamo al penultimo posto per investimenti privati in Economia Circolare e il posizionamento nell’European Circular Economy Monitoring Framework dipende principalmente dalla capacità di gestire il riciclo dei rifiuti.
I risultati della ricerca sottolineano come l’impegno delle aziende sia orientato verso la valorizzazione del fine vita dei prodotti, a scapito di pratiche incentrate su design ed estensione dell’utilizzo.
È interessante, tuttavia, sottolineare come la spinta innovativa del nostro Paese mostri segnali incoraggianti: in Europa siamo secondi per numero totale di brevetti di Economia Circolare.
Il Circular Economy Report 2023, che presentiamo il prossimo 29 novembre, vedrà come sempre coinvolte le imprese Partner della ricerca in un approfondimento delle analisi svolte per fornire uno strumento di lavoro a tutti coloro che operano o intendono operare nell’ambito dell’Economia Circolare.