La peste suina africana, l’importanza di una sorveglianza integrata

La peste suina africana, l’importanza di una sorveglianza integrata

23.01.2020 10:00 - 23.01.2020 15:30
Ministero della Salute - Auditorium Biagio d’Alba
Postato da Gaetano Gati
Categorie: Sanità
Visite: 532

Roma - La Peste Suina Africana (PSA), non è una malattia zoonosica, ma rappresenta un importante pericolo sanitario per le popolazioni di suini selvatici e domestici, a causa delle sue caratteristiche di alta contagiosità e mortalità. L’infezione è perciò in grado di infliggere ingenti danni economici diretti alle produzioni suinicole, a cui si devono sommare i danni indiretti legati alle limitazioni commerciali anche dei prodotti derivati. L’assenza di un vaccino efficace complica le strategie di eradicazione: ad esempio, la Regione Sardegna, in cui la PSA è presente da oltre 40 anni, solo recentemente ha potuto migliorare la situazione epidemiologica grazie ad un coraggioso e oneroso programma di controllo. Considerando il pericolo legato all’epidemia diffusa sia in Europa che in Asia, la prevenzione e la sorveglianza restano quindi le armi più appropriate per fronteggiare il rischio di introduzione del virus nelle regioni indenni, ed evitare ripercussioni in un settore commerciale, prezioso per il nostro Paese, quale l’export di salumi e insaccati.

Obiettivi:
Potenziare tutti i sistemi di sorveglianza e prevenzione, al fine di scongiurare l’ingresso della malattia nel nostro Paese e limitare al massimo le eventuali conseguenze di nuovi focolai, coinvolgendo non solo i servizi veterinari pubblici, ma anche l’intera filiera delle produzioni suinicole come il mondo venatorio e i comuni cittadini, in uno sforzo comune teso a fronteggiare il pericolo rappresentato dalla Peste Suina Africana.

 

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